Utili appunti nei quali trovare la definizione di tutti i termini che riguardano l'alimentazione, le merci relative e le componenti dei vari alimenti. Classificati gli alimenti alternativi, gli integratori, tutto ciò che in dietistica e dietologia può essere di interesse.
Merceologia
di Lucrezia Modesto
Utili appunti nei quali trovare la definizione di tutti i termini che riguardano
l'alimentazione, le merci relative e le componenti dei vari alimenti. Classificati
gli alimenti alternativi, gli integratori, tutto ciò che in dietistica e dietologia può
essere di interesse.
Università: Università degli studi di Genova
Facoltà: Medicina e Chirurgia
Esame: Merceologia
Docente: Del Lungo1. Definizione di merceologia
La Merceologia è lo studio delle merci. Termine coniato nel 1793 dall’economista J.Bekmann. All’inizio del
secondo dopoguerra si ebbe l’epoca della evoluzione della merceologia e, in particolare, in Italia gli sviluppi
di questa disciplina si sono avuti durante gli anni 1958-1962. La merceologia è nata con l’uomo nel
momento in cui ha cominciato a sentire dei bisogni e ad ingegnarsi per soddisfarli; veniva stabilita una
graduatoria a seconda del valore degli oggetti scambiati (valore di scambio della merce) che ne definiva il
prezzo in riferimento all’utilità d’uso ovvero al grado di soddisfazione dei bisogni (valore d’uso). Le scienze
merceologiche hanno poi assunto sempre più importanza con il crescere dell’intensità degli scambi e con
l’aumento conseguente del numero e del tipo di merci scambiate. Lo studio delle merci implica quindi la
caratterizzazione e la classificazione delle merci per stabilirne il valore d’uso, l’aspetto della produzione e
quello economico. La merceologia pone l’attenzione sul consumatore che può determinare la direzione e
l’intensità degli scambi giocando un ruolo molto importante.
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Merceologia 2. Definizione di Merce
Qualsiasi oggetto o bene naturale o artificiale che una volta prodotto è trasferibile e permutabile, è oggetto
di scambio, di vendita, di acquisto, di commercio, può essere conservato o distribuito ed utilizzato per il
soddisfacimento di determinate esigenze. La merce è dunque un prodotto oggetto di scambio,
compravendita, trasporto, immagazzinamento che si può trovare in natura ma più spesso è il risultato di un
processo produttivo che, elaborando una materia prima, produce intermedi o semilavorati che a loro volta
possono essere materie prime. La merce è la risultante di un processo produttivo che da trasformazioni della
materia prima giunge al prodotto finito.
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Merceologia 3. La materia prima
E’ tutto ciò che può essere reperito in ciascuno dei tre regni naturali e che l’uomo sottopone a
trasformazioni; essa può essere identificata con la materia di partenza, ovvero la sostanza con cui si dà inizio
ad un ciclo produttivo attraverso il quale le materie prime vengono trasformate in prodotto finito. Gli
intermedi ed i semilavorati sono la risultante delle prime lavorazioni e infine per prodotto si intende il
risultato del processo produttivo. I materiali sono le varie forme di materia ottenute dalla trasformazione di
materie prime, i manufatti sono gli oggetti finiti. Al concetto di merce bisogna collegare quello di qualità
della merce, che fa riferimento alla somma delle caratteristiche e delle proprietà specifiche per soddisfare
potenziali bisogni. Gli alimenti ed i prodotti alimentari rientrano nella categoria delle merci, essi si
ottengono dalla lavorazione delle materie prime attraverso particolari cicli di lavorazione effettuati
dall’industria alimentare. I prodotti alimentari, classificati a seconda della provenienza o della destinazione,
possono essere allo stato di prodotti finiti, ossia pronti per il consumo (pasta, pane, ecc.), oppure allo stato di
semilavorati, ossia materia prima destinata a trasformazioni successive (farine, conserve, ecc.). La continua
richiesta di prodotti alimentari e lo sviluppo delle tecnologie alimentari hanno determinato un progresso nel
campo dell’imballaggio, del confezionamento e dei prodotti a lunga conservazione. Gli alimenti sono
l’insieme delle materie prime commestibili e digeribili che forniscono i principi nutritivi che l’organismo
umano utilizza per la costruzione dei tessuti e come fonte di energia. Essi sono costituiti da
macrocomponenti (acqua, glucidi, lipidi e proteine) e da microcomponenti (vitamine, sali minerali,
antiossidanti). Gli alimenti sono il veicolo mediante il quale l’organismo umano viene rifornito di sostanze
che consentono il mantenimento dell’efficienza fisica, l’accrescimento e l’espletazione di attività connesse
al mantenimento della vita e quelle di carattere esterno. Una volta nell’organismo, gli alimenti sono soggetti
ad una complessa trasformazione che viene indicata con il nome di “metabolismo” e che permette ad essi di
fornire energia. L’uomo primitivo sceglieva gli alimenti secondo l’istinto, poi cominciò l’elaborazione di
tecniche atte a procurare il cibo e a modificare il sapore e la digeribilità (importanza del fuoco, del sale).
Un’altra tappa importante fu la coltura dei primi cereali (orzo, miglio, frumento) e l’allevamento degli
animali. In Europa poi furono scoperte le bevande fermentate (birra, vino), gli Arabi introdussero colture
speciali (zucchero, carrube, ecc.) e la scoperta del nuovo mondo portò il tè, il caffè e il cacao. Fino ai giorni
nostri si sono verificate profonde modificazioni delle abitudini alimentari delle popolazioni sia sul piano
qualitativo che quantitativo (introduzione di alimenti elitari che rispondono soltanto ad esigenze voluttuarie,
degli additivi, ecc.).
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Merceologia 4. La disponibilità alimentare mondiale
Uno dei problemi fondamentali dell’umanità è quello di adeguare la disponibilità alimentare alla necessità e
all’incremento demografico della popolazione mondiale per non creare squilibri tra l’aumento della
popolazione e l’adeguatezza delle risorse alimentari. Secondo la F.A.O. solo il 20-22% della popolazione si
alimenta in modo sufficiente o sano ed abbondante, il 28-30% risulta mediamente alimentato e circa il 50%
soffre la fame ed è soggetto a periodiche carestie. Ciò dipende dal fatto che il 28% della popolazione
mondiale dispone del 56% delle risorse alimentari mentre il resto della popolazione (72%) dispone del 44%
delle risorse alimentari. Pertanto in molti paesi esiste un surplus di alimenti e, anche se la produzione
alimentare mondiale è in grado di compensare l’incremento demografico, non riesce a colmare il divario che
esiste tra il deficit di riserve accumulate nei paesi in via di sviluppo. Una importante iniziativa della F.A.O. è
stata quella di istituire fondi alimentari mondiali provenienti dalle eccedenze accumulate dai paesi ad alto
tasso di sviluppo per poterle mettere a disposizione dei paesi in via di sviluppo. Si parla di
sottoalimentazione quando si presenta uno scarso apporto quantitativo di principi alimentari; si parla di
malnutrizione nel caso in cui vi sia uno squilibrio dal punto di vista dei principi nutritivi che portano a casi
patologici.
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